Svolta storica all’Hotel Vesuvio a Via Partenope: arriva lo chef stellato Emanuele Petrosino, 38 anni, un segnale che consolida l’apertura dei grandi alberghi napoletani al mondo della cucina d’autore e soprattutto del mondo Michelin, l’unica guida in grado di fare mercato in questo settore nel nostro Paese. Il primo ad aprire la strada fu Alfredo Romeo nell’ormai lontano 2009 con Andrea Aprea. Adesso al Comandante sono in attesa dell’apertura della cucina che porta la firma di Alain Ducasse, il più prolifico cuoco stellato del mondo in attività che vive con l’ossessione della perfezione assoluta. Più recentemente, nel 2018, è stata la volta del Grand Hotel Parker’s della famiglia Avallone di realizzare un grande investimento ristrutturando la spettacolare sala all’ultimo piano e chiamando Domenico Candela, chef napoletano forte di un lungo percorso al Taillevent e al Ledoyen a Parigi.
Anche il curriculum di Emanuele Petrosino, che seguiamo dai tempi de I Portici a Bologna dove ha centrato la sua prima stella nel 2019, edizione in cui fu premiato proprio dalla Guida Michelin anche come giovane dell’anno, è ricco e poderoso, con importanti passaggi in Francia che per la Rossa fanno sempre curriculum: a bottega prima dal tristellato Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba, poi al Christopher Coutanceau di La Rochelle, successivamente in Campania da Francesco Sposito nel bistellato Taverna Estia di Brusciano e poi da Nino Di Costanzo, anche lui bistellato, a Ischia. Ed è proprio Nino che lo consiglia a I Portici. Petrosino piace alla Michelin che gli conferma la stella sino all’ultima tappa, nelle cucina del Bianca sul Lago di Oggiono.
Petrosino arriva nell’hotel 5 stelle lusso di Napoli per guidare le sue cucine, inclusa quella dello storico Caruso Roof Garden. A lui spetterà il compito di rielaborare e supervisionare tutto l’aspetto food del Grand Hotel Vesuvio, a cominciare dal super panoramico ristorante Caruso, senza dimenticare il magnifico Sky Lounge Solarium & Cocktail Bar del decimo piano, La Vesuvietta Bar Bistrot ed in generale l’intera proposta ristorativa del famoso hotel napoletano. Unico albergo della città, forte di oltre 140 anni di storia, ad essere membro della prestigiosa catena internazionale di hotel di lusso indipendenti, The Leading Hotels of the World.
La storia del Grand Hotel Vesuvio a Napoli
Il Vesuvio nacque nel 1882 con il nome di Hotel du Vésuve, dalla volontà dell’imprenditore e banchiere belga Oscar De Mesnil, di costruire un albergo per offrire servizi ai clienti dei Bagni del Chiatamone, centinaia di vasche termali da lui realizzate per far concorrenza alle località più mondane d’Europa. Il nome Grande Albergo Vesuvio arrivò quando nel 1940 il governo fascista vietò l’uso di parole straniere. Con l’attuale proprietà il marchio diviene Grand Hotel Vesuvio. I personaggi che nel tempo vi hanno soggiornato hanno anche ispirato i luoghi di accoglienza della struttura. Al tenore Enrico Caruso che nell’hotel trascorse gli ultimi giorni della sua vita nel 1921, è dedicata la splendida terrazza.
Negli anni ’50 il night club “La Vesuvietta” ospitava il Jet set dell’hotel: Rita Hayworth, Clark Gable, Grace Kelly ed il principe Ranieri di Monaco, Gina Lollobrigida.
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