di Tonia Credendino
“Descrivere vuol dire tentare delle approssimazioni che ci portano sempre un po’ più vicino a quello che vogliamo dire, e nello stesso tempo ci lasciano sempre un po’ insoddisfatti per cui dobbiamo continuamente rimetterci a osservare e a cercare come esprimere meglio quel che abbiamo osservato” (I.Calvino- Le Città Invisibili.)
Italo Calvino sintetizza chiaramente lo spirito d’approccio a una verticale che si dichiara essere, per forma, “l’elogio dell’imperfezione”, che segna la tappa del venticinquesimo anno di vita dell’azienda Alepa fondata per l’appunto nel 1986 da Eugenio Riccio.
Siamo sulle colline caiatine, in quel che è stato giustamente definito il “Bonsai delle Alpi Svizzere”, un paesaggio che sembra dipinto, perfetto, sinuoso, là dove la piana fluviale è incastonata tra poggi deliziosi e là dove vitivinicoltura e olivicoltura convivono da sempre.
Incontro Paola, regina di casa Alepa, grande Signora del Vino, lei che il vino lo fa per davvero, spigliata, competente, semplice, dallo sguardo sincero e rassicurante.
Appuntamento ore 18:30 con l’enologo Maurizio De Simone in videoconferenza da Vienna, alle prese con linguine agli scampi e scamorza in padella, assente per impegni nel suo ristorante, introduce la verticale con dettagli tecnici, amico più che consulente della famiglia Riccio, fa trasparire tutto l’affetto e l’attaccamento al progetto di Alepa con la quale mette in pratica una viticoltura estrema favorita dall’essere una “vigna sotto casa”.
La verticale volutamente informale si svolge nella cantina, la degustazione frizzante e dinamica è condotta dagli amici Alessandro e Salvatore in un’altalena di sensazioni ed emozioni dal 2003 fino ad arrivare al 2008, per un viaggio nel tempo a spasso con gli amici di Alepa.
Il Palenio Terre del Volturno, blend di aglianico e cabernet sauvignon, dalle uve di vigneti di 25 anni impiantati attorno alla casa padronale dimostra da subito un’autorevole struttura, erogatore di valenti empiti energetici, in una silhouette aromatica, trascinante e raffinata, naso aperto e prepotente con puntelli fruttati e speziati, clamorosa e inaspettata apertura aromatica al gusto, caldo e deciso al sorso, ha tannicità scalpitante e persistente tracciata da sapori di frutta nera e pepe come un filo conduttore in tutte le annate, regala, inoltre, sensazioni di equilibrio ed estrema piacevolezza.
Centrata ed esaltante la metafora suggerita dal giornalista Vincenzo D’Antonio che ha immaginato la verticale come un “trofeo baracchi”, una cronometro a coppie in cui cabernet e aglianico si rincorrono in un’amichevole competizione, dove per dirla tutta con un aggettivo ha definito la 2003 “Volenterosa”, di grande personalità, piena e avvolgente, la 2005 “Intrigante” nella quale l’aglianico predomina a differenza della precedente, e che svela un sorso gradevolmente dolce e vivace dopo alcuni minuti di ossigenazione.
La 2006 si è mostrata alquanto “Gagliarda” per la capacità di suscitare emozioni totalmente diverse tra noi, un bicchiere difficile e alquanto ermetico, la 2007 al contrario mette tutti d’accordo, è proprio “Ruffuiana”, potente e morbida al sorso, fine trama tannica, saporita la freschezza.
La 2008, poi, semplicemente “bella e impossibile” con un grandioso futuro davanti a sé, corredata da un buon supporto acido-tannico e piacevole persistenza fruttata, in due parole “l’erede perfetto”!!
Prima di salutarci, Paola ci regala un momento di raccoglimento attorno ad una tavola imbandita per presentarci l’ultima arrivata Maria Carolina (moglie di Ferdinando di Borbone e donna reazionaria), un’etichetta ricercata, pallagrello bianco in purezza, affinato a lungo prima in tonneaux e poi in bottiglia, è l’omaggio di Alepa a una grande regina della Nostra Terra.
L’azienda produce anche Riccio Nero e Bianco, da pallagrello nero e bianco in purezza, il Santojanni blend di falanghina e greco, inoltre, c’è l’olio extravergine d’oliva.
Sede a Caiazzo, Via Baraccone 2, tel. 0823/862755 – 335/537614 Fax. 0823/355642 www.alepa.it info@alepa.it Ettari: 5 di cui due vitati. Vitigni: aglianico, cabernet, falanghina, pallagrello bianco e pallagrello nero. Bottiglie Prodotte 10.000. Enologo Maurizio De Simone
Dai un'occhiata anche a:
- Dieci Vini Bianchi della Campania interna del Mangia&Bevi 2024
- Una Verticale di Eccellenza: 5 Annate di Franciacorta Riserva Palazzo Lana Extrême Berlucchi al Ristorante Quattro Passi di Nerano
- Greco di Tufo, dieci etichette consigliate dalla Guida del Mattino 2024
- Il Brunello secondo Collemattoni: la 2020 in anteprima e una Riserva straordinaria
- Verticale di tre annate di Arenaria Campania Fiano IGP Cantina Cianciulli, in abbinamento con i piatti del Vijo Restaurant
- I primi 25 anni di Cantine Astroni celebrati con due laboratori di degustazione: Campi Flegrei Falanghina e Campi Flegrei Piedirosso
- Sagrantino Montefalco, report sull’Anteprima
- La degustazione di Vietti a Castiglione Falletto: Timorasso, Barbaresco e tutti i Barolo