Di Carmen Autuori
Grande successo per Euforia, l’evento pensato da Alessandra e Pierluigi de Flammineis tenutosi nel magnifico scenario del Giardini del Fuenti a Vietri sul Mare che, grazie alla grandissima determinazione di una donna, l’architetto Maria Teresa Mazzitelli costretta ad abbattere l’albergo di famiglia (l’Amalfitana Hotel), rappresenta uno degli esempi più belli di riqualificazione del territorio.
La struttura si sviluppa su tornanti degradanti verso il mare che si integrano perfettamente nel paesaggio, tanto da essere quasi invisibili. Orti (straordinario quello di erbe aromatiche marine), la vigna di Fiano, prati destinati a bouganville ed agapanti e ad un roseto spettacolare, il limoneto che ospita il bar, due ristoranti, il Volta del Fuenti destinato al fine dining e il Riva del Fuenti che rappresenta “i piedi nell’acqua” della struttura dotato anche di un approdo per chi giunge dal mare ed un anfiteatro destinato agli spettacoli e agli eventi che ricorda un giardino zen, hanno fatto da cornice all’evento che si è rivelato un’esperienza multisensoriale tra luci, musica e gastronomia.
<< Euforia è la nostra inaugurazione della stagione turistica 2024 ed abbiamo voluto che iniziasse proprio dai giardini – spiega Alessandra de Flammineis che insieme al fratello rappresenta la terza generazione del Giardini del Fuenti – cuore del progetto di riqualificazione di questo luogo tra i più belli tra Vietri e Cetara voluto da mia madre.
È solo grazie alla sua determinazione, alle sue battaglie durate oltre un ventennio e alla sua visione di un futuro possibile per quello che secondo alcuni doveva restare un cumulo di macerie che oggi siamo qui ad inaugurare una nuova stagione. Abbiamo pensato ad un’esperienza che iniziasse al tramonto con gli spettacoli di luci, le performance di equilibristi, trapezisti, musica dal vivo e ballerine di danza aerea oltre ad un percorso gastronomico che ha visto protagonisti grandi chef, maestri pizzaioli e pasticcieri per continuare fino a notte con il dj set e lo spettacolo musicale dell’Ambasciatori di Napoli.
I numeri sono stati al di là di ogni aspettativa e questo ci rende sempre più convinti che la promozione di un territorio parte anche dalle sfide. Ed Euforia segna sicuramente un punto a nostro vantaggio>>.
Il momento gastronomico è stato affidato alla regia di Michele De Blasio, executive chef del ristorante La Volta del Fuenti – tra le sue esperienze Riccardo Camanini, Alain Ducasse, Alfonso Iaccarino, Pino Lavarra al Ritz Carlton di Hong Kong solo per citarne alcune – che ha voluto accanto a sé chef che sono anche amici a cui lo unisce la stessa visione di cucina centrata sul territorio e sulla sostenibilità.
<<Lo scopo dell’evento è stato quello non solo di far vivere i nostri meravigliosi giardini ma anche di far conoscere il territorio attraverso un percorso gastronomico che ne è la rappresentazione – dice De Blasio – in modo da poter valorizzare quanto più possibile la nostra terra, del resto la struttura è nata proprio per valorizzare questo meraviglioso angolo della Costiera nell’ottica di restituire l’originaria identità che è quella della macchia mediterranea in generale ed in particolare delle erbe di mare come la salicornia, il finocchio di mare, la portulaca. Si tratta di piante alofide, cioè tolleranti al sale che vengono innaffiate con l’acqua di mare che costituisce il 97% dell’acqua presente sul pianeta a fronte del 3% rappresentato invece dall’acqua dolce. D’altra parte, quando si parla di valorizzazione dei luoghi non si può prescindere dalla sostenibilità. Qui si va oltre il concetto di orto a servizio del ristorante proprio grazie a questa realtà totalmente rivoluzionaria.
Stasera con la mia brigata abbiamo preparato l’Insalatina di piselli con i gamberi rosa di nassa, che vengono pescati proprio in questa baia, servita con uno zabaglione salato e la nduja. Quest’ultimo ingrediente rappresenta la mia passione per gli scarti, siano essi della carne, del pesce o del vegetale, perché la sostenibilità nasce dai piccoli gesti>>.
Ad accompagnare Michele De Blasio nel percorso gastronomico pensato per Euforia Lorenzo Montoro del Flauto di Pan di Villa Cimbrone a Ravello che ha proposto un risotto ai fiori di sambuco, sfusato d’Amalfi, Provolone del Monaco ed erbe mediterranee essiccate mentre Alfonso Crescenzo executive del ristorante stellato Il Refettorio del Monastero Santa Rosa a Conca dei Marini ha presentato una particolare interpretazione di delizia al limone, la Delizia Caprese: pasta savoiarda salata aromatizzata al basilico, chutney di pomodoro, spuma di fiordilatte e polveri di origano e capperi.
Fabio Sangiovanni del ristorante Aroma a Roma, unico chef fuori regione, ha offerto un piatto che ha voluto rappresentare il suo ritorno a casa (è originario di Pompei), Come uno spaghetto ai ricci: cialda di alga disidratata, crema pasticciera ai ricci di mare e crema d’aglio cotto sotto la cenere.
Da Cetara, patria della Colatura gli chef Gennaro Marciante del ristorante Acqua Pazza Gourmet e Gaetano Torrente del ristorante Al Convento. Marciante ha proposto un piatto dalle forti influenze orientali, finto gnocco di zucca in dashi di palamita con l’immancabile colatura mentre Torrente ha presentato un delizioso panino con mortadella di mare, papacelle e melanzane sott’olio.
Ciro Oliva della storica pizzeria Concettina ai Tre Santi si è cimentato nelle preparazioni delle sue celebri Montanarine.
Non è mancato il tradizionale Per’ e Muss’ e la ‘cupeta’, mandorle caramellate e torrone, immancabili nelle feste patronali.
Il finale dedicato ai dolci è stato affidato a Nicola Pansa della omonima pasticceria amalfitana che ha portato in degustazione il suo Pan d’Amalfi che racchiude tutti i sapori della Costiera mentre il maestro dei lievitati Giuseppe Pepe della pasticceria Pepe Mastro Dolciere di Sant’Egidio del Monte Albino i suoi iconici tronchetti, al cioccolato gianduia e lamponi e all’albicocca ‘pellecchiella’ del Vesuvio. A sorpresa ha tirato fuori dal cilindro anche degli straordinari cannoncini di sfoglia alla crema alla vaniglia di scuola francese.
Una vera e propria rivelazione il giovane pastry chef del Giardini del Fuenti, Carmine Marino, con i suoi bignè all’olio d’oliva sia alla nocciola, crema nougatine a base di zucchero e nocciole, che al cioccolato, una sorta di profiteroles al contrario dove la classica glassa è diventata ripieno del sofficissimo bignè.
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