di Marina Betto
Ispirato ai più famosi lounge club del mondo il Dialogue di Brescia di Adrian Cristian e sua moglie è un sogno che si realizza proprio in piena pandemia, un’opportunità che è stata colta anche se in un periodo difficile. Si sono battuti per realizzare un locale dal respiro internazionale dove si propone un’esperienza multi sensoriale in cui l’ospite viene coinvolto a tutto tondo con musica, cura negli arredi, oli essenziali, cocktails e proposte culinarie prevalentemente fredde fatte con prodotti di primissima qualità come affettati molto pregiati, ravioli chiusi a mano cotti a vapore, crostacei e pesce, manzo, ma anche tante proposte vegetariane per soddisfare il cliente e farlo sentire un ospite speciale e regalargli un momento indimenticabile. Oltre 100 Gin diversi, quasi 400 etichette di vini che i proprietari amano cercare tra i piccoli produttori e artigiani senza puntare necessariamente ai grandi marchi. Gli eventi che si svolgeranno durante il 2022 al Dialogue si aprono a febbraio con un grandissimo barman internazionale Alessio Beltrami, bar manager del Paradiso di Barcellona al terzo posto tra i World’s 50 Best Bars 2021.
27 anni Beltrami, dopo varie esperienze internazionali, da 4 anni fa parte del celebre “Paradiso” di Giacomo Giannotti; appassionato del suo lavoro ama dire che “il cocktail è solo una virgola nell’esperienza che si fa qui, la nostra ospitalità deve essere ed è coinvolgente per regalare momenti di piena distrazione, dove l’accoglienza, l’ambiente, la musica e tutti i dettagli sono studiati e proposti in base a chi ci si trova davanti, per farlo divertire, sentire a casa e coccolato.” La mixology spagnola e italiana non sono propriamente simili “a Barcellona amano più il gusto dolce mentre in Italia è il gusto amaro che predomina; così sono gli amari italiani che mi porto in Spagna, amo in particolare l’Amaro San Simone preparato da una confraternita di monaci di Torino, poi non posso fare a meno del Campari. Dalla Spagna prendo i vini di Jerez che ho imparato ad utilizzare nei miei cocktails.”
Le tendenze e l’attenzione alla sostenibilità portano oggi anche ad un consumo più consapevole e moderato di alcool e questo si riflette nella creazione di cocktails analcolici nuovi, meno banali, non solo tutto frutto e sciroppo ma invece ricchi di sapore e gusto fatti di infusi di tè o di fiori, spezie, spume o meringhe. E’ affascinante scoprire queste novità che contribuiscono tutte a fare della mixology italiana un’eccellenza internazionale acclarata ormai in tutto il mondo.
Dialogue Cocktail Bar – via Solferino 55/N (BS)
Dai un'occhiata anche a:
- Opificio Botanico di Pozzovetere: i liquori di Caserta
- Cu Bocan. Vi presentiamo il whisky che si distilla solo per pochi giorni all’anno | Il Single Malt scozzese che apre nuovi orizzonti sensoriali
- Casa Biancamore a Paestum: quando la skincare è una bufala
- Yuntaku: il primo amaro giapponese ispirato all’isola di Okinawa
- Caprisius: gin ai fiori, alle erbe e agli agrumi di Capri
- Chandon Garden Spritz: il mondo Chandon ritorna in Italia