Corbella località Viscine, Cicerale (Sa)
Tel 3351410567
prenotazione obbligatoria il giorno prima
di Marco Contursi
“Cilento”, è oggi una parola abusata. Tutti vogliono appuntarsela in petto, perché porta bene, porta guadagno: città, politici, giornalisti, ristoratori, produttori.
Giovanna Voria E’ Il Cilento.
Perché ci è nata.
Perché da bambina ha coltivato la terra e portato al pascolo gli animali. Perché ha lasciato una vita frenetica da imprenditrice per ritirarsi a Corbella. Perché coltiva i ceci. Perché cucina le antiche ricette. Perché vive nella natura, in simbiosi perfetta.
Perché ha un cuore grande.
Corbella è il suo agriturismo, intorno solo boschi. Venirci significa staccare, solo la vodafone prende.
Venirci significa immergersi nei profumi e nei sapori di una tradizione contadina antica: ambiente semplice, natura e silenzio, tanti legumi, erbe spontanee, poca carne, zero bibite gassate.
Se chi si riempie la bocca della parola “Cilento”, sia esso giornalista, imprenditore, politico o chessò che altro, non è mai stato qui, è un quaquaraquà. Garantito.
La strada oggi è più agevole, solo un breve tratto sterrato ma che qualsiasi auto, fa senza problemi, a meno che non sia bassa come una Ferrari. Io ho una megane e tutto liscissimo.
Venirci col Professor Coppola, i medici e gli amici della associazione Astra ha suggellato un gemellaggio tra Giovanna Voria, testimonial di un regime alimentare e comportamentale filoepatico e chi ha dedicato la vita a combattere le patologie del fegato e promuovere il trapianto. Avere uno stile di vita sano, vuol dire avere un fegato in buona salute, per se stessi e per le donazioni di organo, che sono un atto di amore straordinario.
Veniamo al pranzo. Frittelle di ceci, di serbe selvatiche e di fico bianco, bruschetta con erbe spontanee, formaggi e salumi come una volta e cioè senza additivi di sintesi, ceci e fichi, in tutti i modi e in tutte le salse.
Sottoli, creme di legumi e di frutti, da accompagnare a tocchetti di pane biscottato. Lagane e ceci. Ed i fusilli. Inutile dire che sono fatti a mano.
Il vino è un rosso semplice e beverino. Io girando tra le credenze, trovo un Cumalè 2009, fiano cilentano di altri due “pacci” come Pasquale e Betty di Casebianche che hanno abbandonato Napoli e la professione di architetti per andare a Torchiara a fare vino. Il Cumalè non nasce per fare 13 anni su una credenza, questo li ha fatti ma non li dimostra. Frutta ancora polposa, vena acida corroborante, profumi e piacevolissima beva. Allora è vero che in Cilento la vita si allunga, tanto dei cristiani quanto dei vini..
Me lo bevo sulle polpette coi fagioli, sulle melanzane” imbuttunate”, sulla insalata mediterranea che vede cereali, legumi e acini di uva fragola sposarsi divinamente. Un pieno di polifenoli e fibre. L’olio è quello buono, ca va sans dire.
Una semplice torta con crema e fichi chiude una esperienza cilentana, slow anche nei tempi, se hai fretta non venire qui. Sorseggi un infuso di erbe e bacche, chiacchieri con Giovanna, e sorseggi di nuovo il tuo infuso. Zero clacson, zero chiasso, solo cinguettii e frinire di cicale. Comprendi quindi che c’è un modo di vivere diverso da quello che, probabilmente hai sperimentato fino ad ora.
Che non è per tutti, sia chiaro.
Perché anche il silenzio di un bosco, può essere angosciante per chi è costretto a sentire la voce del suo io interiore..
Corbella località Viscine, Cicerale (Sa)
Tel 3351410567
prenotazione obbligatoria il giorno prima
31 agosto 2020
di Marco Contursi
Giovanna Voria, mi ricorda tanto Rita Abagnale, decana dello Slow Food campano. Chi sa quanto io abbia voluto bene a Rita, capisce che non potevo fare un complimento migliore a Giovanna. Perché essere come Rita, vuol dire essere: appassionata, capace, entusiasta, solare, bravissima ai fornelli, instancabile, espertissima di tutto quello che ruota intorno al mondo della cucina, autentica, col cuore grande. Andate a trovarla a Corbella e mi direte. Corbella è il suo agriturismo, il luogo dove ha potuto dar libero sfogo alla sua visione di cucina che attinge a piene mani dalle tradizioni del cilento, dai suoi prodotti unici e dai frutti delle stagioni. E’ la Signora dei ceci di Cicerale. Arrivarci non è facile, evitate se avete un’auto bassa tipo spider, poiché c’è da fare una strada sterrata, nessun problema con una comune utilitaria (punto, megane ecc..), ma alla fine del viaggio, come premio, un luogo unico. Tranquillità, uccellini che cantano e ottima cucina.
Io ho provato, insieme a carissimi amici, sicuro di dimenticare qualcosa: salumi (soppressata migliorabile, ottimo il guanciale) e formaggi, ceci tostati, olive, creme e crostini (crema di legumi, di fichi rossi, di zucchine e mentuccia), una meravigliosa bruschetta di pane alla curcuma con erbe spontanee e noci che ho bissato e che racchiudeva in un morso il sapore della campagna cilentana, il farro coi ceci, frittelle di fiori di borragine e ceci, le inimitabili lagane e ceci, il maiale allevato all’aperto, col mirto, buonissime melanzane imbottite a fisarmonica (per me piatto del viaggio), e ancora fichi bianchi, e torta di fichi.
Rosoli insoliti (ceci e fichi, melograno e corbezzoli, vino e malli di noce) e un vino della casa, fatto da Giovanna come un tempo, seguendo le fasi lunari, sorprendentemente buono (ammetto che avevo qualche riserva, perché spesso ma non qui, vino contadino = aceto).
Spesa totale: 25 euro, vino a parte, soldi benedetti. Fighetti, gente che vuole la coca cola, gente che non mangia i ceci, gente che non ama la campagna, gente che vuole cape d’angelo e lingue di pappagallo…….alla larga. Qui si fa una esperienza autentica, umana e gastronomica. E di persone come Giovanna ce ne sono poche. Vale il viaggio conoscere lei, prima ancora che la sua cucina.
Una instancabile ambasciatrice di questa terra, tanto bella, quanto bisognosa di essere valorizzata nel modo giusto.
E Giovanna Voria lo fa.
Grazie Giovanna.
Agriturismo Corbella
Località Viscigline Val Corbella – Cicerale – Sa
Tel 3351410567
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