di Tiziano Terracciano
Sui pendii di una delle colline che sovrasta Sant’Agata De’ Goti, uno dei Borghi più Belli d’Italia, sorge questo autentico agriturismo nato dall’Azienda Agricola della famiglia Buro impegnata in prima persona nella coltivazione di circa 50 ettari di terreno collinare e nella gestione del ristorante nel quale si utilizzano prettamente prodotti della propria attività, delle aziende limitrofe e del Sannio.
Abbiamo trovata traccia della prima volta che siamo stati qui e risale al 2011. Era da un po’ che non ritornavamo e non riusciamo ancora a spiegarci come abbiamo fatto a resistere tanto tempo senza i genuini e gustosissimi prodotti preparati da mamma Teresa. Ad accoglierci troviamo,come sempre, il figlio Mario che, con garbo assoluto e massima efficienza, mette a proprio agio la clientela, soddisfacendola nelle richieste e nel servizio.
Quando ci accomodiamo troviamo sul tavolo i Taralli al Finocchietto di produzione propria che, insieme al Vino, danno il benvenuto. Chiedendo informazioni sul vino scopriamo che si tratta di un blend di Aglianico e Sangiovese di produzione propria, e scopriamo anche che c’è la disponiblità di un Aglianico puro “più corposo”. Così, senza neppure assaggiare il primo, decidiamo di farci portare direttamente l’ottimo Aglianico in purezza servito nel “pizzipapaero”.
L’antipasto è composto da varie portate ed inizia con il Tagliere su cui sono posizionati: -i Broccoletti Sessantini (che come indica il nome si raccolgono dopo 60 giorni dalla semina per poi essere conservati, con metodi tradizionali che ne preservano tutto il sapore, sotto l’olio extra vergine prodotto dalle olive raccolte dai propri olivi piantati sugli appezzamenti di terreno collinare); -la Zucca marinata preparata con un laborioso procedimento al fine di preservarne sempre il sapore originale; le Melanzane grigliate del proprio orto; la Sopressata ed il Capocollo di produzione propria (unico “intruso” tra i salumi è il Prosciutto crudo nazionale); -la Mozzarella di Bufala e la Ricottina provengono dalla Terra dei Mazzoni e precisamente da Santa Maria la Fossa; -i Pecorini al Tartufo e al Peperoncino provengono da un’azienda agricola dirimpettaia che fa limitatissime produzioni di qualità.
Stasera è disponibile il Tartufo Uncinato fresco del Taburno (anche conosciuto come Scorzone invernale) e ci viene portato in un piattino con una piccola grattugia.
In contemporanea arrivano le Bruschette calde con il lardo e manco a pensarci mezza volta ci siamo ritrovati a grattugiarci sopra il Tartufo aprendo le porte all’estasi. E poiché al Tartufo non resistiamo e poiché quel profumo proveniente dal piatto ci corrompe in continuazione, continuiamo a grattugiare anche su alcuni pezzetti di Mozzarella e di Primo Sale.
L’antipasto si conclude con le Montanarine fritte condite con il sugo delle conserve di pomodoro prodotte artigianalmente con i propri pomodori, e con le introvabili Scarole ‘mbuttunate che qui vengono proposte nella versione mini (le Scarulelle ‘mbuttunate meticolosamente con mollica di pane, capperi e noci). Il tutto accompagnato dall’eccellente pane di propria produzione cotto nel forno a legna.
Per primo proviamo le Pacche (una pasta tradizionale fatta a mano da mamma Teresa) con i Porcini e i Ceci (provenienti da un coltivatore “parente” specializzato nella produzione di legumi) cotti nella Pignata nel forno a legna. Vengono serviti nel pignatiello dopo essere stati “sfritti” con aglio, olio e Peperoncino. Sono belli forti, profumati e deliziosi.
Nell’Azienda Agricola di famiglia si producono anche le Mele Annurche Igp e quindi non resistiamo alla tentazione di provare gli Agnolotti ripieni di ricotta e della Regina delle Mele, conditi con burro, salvia, grattugiata di Caciocavallo Sannita e noci. E poiché quel Tartufo sul tavolo ci tenta in continuazioni, ne aggiungiamo un’altra grattugiatina.
In precedenza agli altri tavoli sono arrivati dei Filetti di Marchigiana Igp di Morcone e non abbiamo proprio potuto fare a meno di ordinarne uno anche noi. Spettacolare come tenerezza, profumo e sapore!
Un’altra tentazione, dopo averne visto delle costolette in un arrosto misto di passaggio e diretto su un altro tavolo, era l’Agnello di Sassinoro, un comune che sorge sui pendii del Matese ai confini tra Sannio Beneventano e Sannio Molisano. Ma ne rimandiamo l’assaggio alla prossima volta.
Alla preparazione dei dolci artigianali ci pensa Pasqualina, la sorella di Mario, che difficilmente fa mancare qualche prelibatezza fatta con il liquore Strega di Benevento. Amando questo liquore non possiamo dunque sottrarci all’assaggio del Semifreddo allo Strega servito con un cicchettino dello stesso liquore e un “brutto ma buono”. Ed infatti sarebbe stata un’eresia non ordinarlo e privarsi di questa preparazione relativamente semplice ma ricca di profumata dolcezza sannita!
Aperto il Sabato e la Domenica a pranzo (la Domenica c’è il menù fisso ed è possibile leggerlo sulla Pagina dell’Agriturismo). Gli altri giorni apre su prenotazione.
Agriturismo Buro
Via Pennino, 15
82019 Sant’Agata De’ Goti (BN)
Tel. 0823 71 70 06 – 339 632 5197
http://www.agriturismoburo.it/
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