VITICOLTORE MOCCIA
Uva: piedirosso
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Dice il saggio: ogni vitigno è buono, ma non tutti possono dare grandi vini. Insomma, non tutte le macchine possono essere Ferrari, ma sicuramente fare buona figura nella loro categoria se ben progettate e costruite. E’ con questo spirito che ci si deve approcciare a due uve minori ma molto diffuse in Campania, il piedirosso e la coda di volpe. Il primo è molto difficile perché in genere ha poca struttura e poca complessità pur avedo un varietale ben definito, il suo destino essere quello di lavorare in blend con l’aglianico ammorbidendolo grazie alle sue caratteristiche. Se provato assoluto svolge la sua funzione di vino di pronta beva in abbinamento davvero ai cibi più classici della tradizione napoletana come ad esempio la parmigiana di melanzane. Il Piedirosso dunque è il bicchiere delle feste e delle scampagnate, dei pranzi all’aperto e in pizzeria. Ci sono alcuni che stanno lavorando con molta dedizione al piedirosso in purezza, tra questi sicuramente c’è questo rosso tipico di Napoli ottenuto da una vigna che confina con il bosco degli Astroni, il vulcano spento oggi riserva naturale. Un naso abbastanza ricco e intenso, l’annata difficile e molto bagnata si rivela nella beva un po’ corta anche se intensa, va bene sulla zuppa di pesce o sul coniglio all’ischitana. Ottima perfomance di Maurizio De Simone, profondo conoscitore di questi vitigni. L’avventura in bottiglia diRaffaele Moccia nella vigna costruita dal padre nel 1960 inizia proprio con questa 2002 che, dopo quattro anni, ha assunto un colore rubino pieno con riflessi granati mentre in bocca conserva un’ottima spinta di freschezza e di mineralità con un finale amarognolo che ricorda i tannini verdi e un po’ la mandorla fresca. In vetro il vino ha evidentemente subìto una evoluzione e l’uso del legno è diventato praticamente impercettibile. Un bel prodotto tipico, dunque, perfetto se usato in abbinamento al cibo.
Sede a Napoli, Contrada Astroni, 3. Tel. e fax 081.7628104. E mail: info@agnanum.it, sito: www.agnanum.it. Enologo: Maurizio De Simone. Ettari: 3,5 di proprietà. Bottiglie prodotte: 15.000. Vitigni: falanghina e piedirosso.
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