Uve: piedirosso
Fascia di prezzo : dai 5 ai 10 euro
Fermentazione e maturazione : acciaio
Funziona così: si lavorano 3 ettari e mezzo di terreno tutti a mano, si conoscono le piante una a una, si usa la zappa e con la terra si parla perché lì ci sei cresciuto e dopo quasi mezzo secolo è un dialogo senza segreti ma vibrante della stessa passione di sempre.
E’ Raffaele Moccia che ha cominciato ad imbottigliare i suoi vini della cantina Agnanum negli anni 60 ma nel vigneto del padre, che ancora oggi a 80 anni non riesce ad allontanarsi dal lavoro della terra, c’è sempre stato.
Il vigneto è tutto di falanghina e piedirosso, con il suo terreno vulcanico, i terrazzamenti stretti stretti e l’allevamento a pergola puteolana per le piante storiche. Nuovi giovani impianti a guyot sono la nuova piccola avventura. Così in questo terreno adiacente al parco naturale degli astroni e da cui si vede la solfatara, tra le volpi che zampettano sul suo terreno e la “variabile fauna tutta” del parco, Raffaele Moccia, aiutato dall’enologo Maurizio De Simone, produce Falanghina e Piedirosso. Di ciascun vitigno c’è la versione base e quella passata in legno. Della sua falanghina si parla spesso. Quella in legno, la “vigna del pino”, in retro etichetta ci consiglia di farsi bere dai 5 ai 7 anni. E’ una bella bellissima “scoperta”. Lascio un semplice accenno su questa Falanghina che io ho provato 2008 (lo so lo so, troppo presto!): del suo giallo intenso, carico ma brillante si esprime con una nota di miele, nocciole e con un legno che quasi impalpabile colora il bicchiere. Fanno capolino le spezie dolci. Così, senza interferire, la nota acida e il palato sapido, intenso, carico, profumato lasciano la bocca con una lunga persistenza. Bella ma ci rivediamo tra qualche anno. Oggi però mi piace parlare del Piedirosso “base” di questa cantina. La 2008 è la mia bottiglia. Ha un colore rosso rubino vivace. Si muove agile nel bicchiere ma ha la sua consistenza. Al naso le note minerali, sulfuree sono decise ma equilibrate.
Profondo al gusto è profumato, di buona materia, decisamente concentrato nel succo. Il palato è totalmente inondato dalla bella intensità di questo vino. Io sento dei fiori di campo e profumi erbacei e minerali che si collocano equilibrati nella freschezza del bicchiere. Ancora la buccia di arancia. A me questo vino ha colpito per la grande tipicità e la materia, espressione di qualità di un territorio ed un lavoro fatto a mestiere. Funziona così: quando vai via, vorresti proprio ritornare.
Questa Scheda è di Sara Marte
Sede in Via Vicinale abbandonata agli Astroni ,3, Napoli .Sito www.agnanum.it . email : info@agnanum.it Tel e Fax 081 2303507. Ettari : 3 e mezzo . Enologo : Maurizio De Simone. Bottiglie prodotte : 13.000. vitigni: Falanghina e Piedirosso.
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