Aglianico fuori dalle Docg? Ecco una decina di bottiglie imperdibile.
1-Irpinia Aglianico Terra d’Eclano 2014 doc
Quintodecimo
Un grande aglianico in purezza, elegante, fine, fresco, longevo. Potrebbe essere tranquillamente un Taurasi per come viene pensato e lavorato. Recenti verticali hanno confermato la bella evoluzione di cui è capace questo rosso ottenuto esclusivamente dalle uve coltivate in azienda secondo un progetto preciso e lungimirante, impegnato a ragionare sui tempi lunghi e non su quelli, più facili, che portano a delle scorciatoie. Il Terra d’Eclano un aglianico di di grande stoffa.
www.quintodecimo.it
2-Aglianico 2mila12
Mila Vuolo
Qui siamo sui colli di Salerno, in un territori vocato per voce popolare ma in effetti uscito allo scoperto proprio con questa piccola aziend abiologica che produce anche olio. I tempi di attesa sono sempre misurati e lunghi sia per il Fiano che per l’Aglianico. Eccol odunque, a cinque anni dalla vencemmia, fare capolino con un olfatto ricco e complesso, buona frutta e corredo di cenere e tostato. Al paato è fresco, ampio, lungo. Sicuramente vocato alla longevità.
www.milavuolo.it
3-Cilento Aglianico Cenito 2011 doc
Maffini
Uno dei vini bandiera del Cilento si propone a ben sei anni dalla vendemmia quando le intemperanze di una stagione calda hann trovato il giusto equilibrio anche in cantina. Luigi Maffini cura personalmente la vigna e il sultao è sotto gli occhi di tutti: un grande rosso, abbinabile, di grande carattere, complesso al naso e soprattutto molto fresco, una caratteristica che è sempre difficile ritrovare in questa area del Cilento.
www.luigimaffini.it
4-Cilento Aglianico Agriddi 2014 doc
Albamarina
Sempre nel Cilento, stavolta proprio nel cuore del Parco Nazionale dove le vigne sono carezzate dal mare e dai venti freddi del Gelbison. Qui Mario Notaroberto ha piantato il vigneto e con l’aiuto dell’enologo irpino Carmine Valentino propone vini di grande pulizia ed efficacia. Ecco allora in aglianico elegante, molto preciso all’olfatto, con tannini ben lavorati che lo rendono un rosso abinnabile e gradevole. Si può anche puntae sui tempi lunghi.
www.fattorialbamarina.com
5-Irpinia Aglianico Magis 2014 doc
Antico Castello
Ancora un aglianico firmato da Carmine Valentino, stavolta parliano dell’areale ddi San Mango sul Calore con una giovane azienda che si è già distinta ncon il suo Taurasi. Il Magis ormai a uno storico consolidato e in questa versione, molto conveniene nel rapporto ualità-prezzo, offre un rosso di classe, molto elegante, affinato in botti grandi. Un vino da spendere sulla tavola delle ricette tradizionali ben strutturate e ricche.
www.anticocastello.com
6-Campi Taurasini Rasott 2014 doc
Boccella
Un vino carico di energia, immediato, fresco, saporito e dissetante. Da bere a canna durante i pranzi in famiglia o con amici. Una bella esecuzione di Fortunato Sebastiano che in questa azienda contadina si trova perfettamente a suo agio e in grado si esprimere la sua filosofia produttiva, assolutamente legata alla compatibilità ambientalle. da usare senza ritegno su agennlo, capretto, pasta al forno, animelle.
www.boccellavini.it
7-Campi Taurasini Salae Domini 2015
Antonio Caggiano
Ed eccoci alla storica etichetta che ha fatto conoscere Antonio Caggiano al mondo degli appassionati. Viene dalla omonima vigna ed è sempre stato trattato con molta attenzione, migliorando nel tempo man mano che le vigne maturano negli anni. La cifra stlistica di questo aglianico fermentato in acciaio e maturato in legno di secondo passaggio è sicuramente l’eleganza, con la frutta e le note balsamiche molto ben integrate, una beva fresca, pimpante. In queste prime battute il vino è ancora troppo giovane e ha bisogno di un paio di anni per riequilibrarsi.
www.cantinecaggiano.it
8-Irpinia Aglianico Serpico 2013 doc
Feudi di San Gregorio
Ed ecco un altro campione dei Feudi, ormai da diversi millesimi solo aglianico in purezza. Perfetta l’integrazione con il legno, le note balsamiche e resinose ben si integrano con il frutto di amarena. Il tutto in un corredo di affumicatura. Al palato il vino è sicuramente materico ma anche una buona verve di freschezza che lo caratterizza e che lo rende gradevole e pronto sin da queste prime battute. Ottima e interessante la chiusura finale. Un rosso su cui puntare anche per i tempi lunghi come dimostrano alcune vecchie bottiglie stappate nel corso degli anni.
www.feudi.it
9-Jungano 2015
San Salvatore 1988
Torniamo nel Cilento con questo rosso molto amato prodotto a Giungano, il paese vicino Paestum che da il nome al vino. Un rosso di potenza, fruttato, molto ricco al naso e morbido al palato che sta ottenendo molto successo. E’ ottenuto da una vigna a conduzione biologica vicino la cantina. Un rosso di fote personalità, che reca l’impronta dell’enologo Riccardo Cotarella che interpreta in tal modo il vitigno rosso in quest’area non vulcanica della Campania. Sulla robusta cucina della dieta mediterranea:
www.sansalvatore1988.it
10-Core 2014
Montevetrano
Chiudiamo questa rassegna con il secondo rosso del Montevetrano, un vino che sta diventando un classico. Anche in questo caso si ricerca eleganza e freschezza oltre che il frutto rosso, pieno e maturo. Al palato ha una bella verve, alla fine è un vino da abbinamento molto interessante e piacevole. Recenti assaggi delle prime edizioni confermano anche una buona propensione all’invecchiamento grazie ad un equilibrio maggiore che regala più complessità.
www.montevetrano.it
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