TORRE VARANO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
L’areale del Taburno accoglie un nuovo protagonista. Nicola d’Occhio è di quelli che segue con occhio vigile (nome omen) l’andamento vegetale dele se vigne, tutte sui 300 metri di altezza nel comune di Torrecuso, e i risultati della frutta si vedeno molto bene nelle sue bottiglie. Nonostante il caldo, ma la sera qui è fresco, possiamo allora parlare di questo Aglianico base, il top wine L’Eroe 2004 rientra nella categoria dei grandi vini e avremo modo di discuterne in seguito. Un rosso classico, così come ci ha abituato appunto la tradizione del Taburno, in uscita appena a 6 euro dalla cantina, di buono spessore: al naso è un valzer di sentori fruttati ben avvolti dal legno poco spinto che rilascia spezie dolci, tabacco e un filo mentolato a cui segue la senzazione di leggera tostatura, in bocca è un lungo romanzo che non stanca mai perché ha un ingresso piacevolmente morbido che però poi viene spinto in avanti dalla freschezza del vitigno che appaga per la struttura, i tannini ben risolti, l’alcol sostenuto ma non esagerato. Un piccolo capolavoro che mi ha ricordat i migliori base della Cantina del Taburno, quelli con l’etichetta blu, capaci di urare senza problemi almeno una decina di anni. Questo rosso si inserisce proprio in questa tradizione e pur essendo un vino quotidiano al tempo stesso lascia la sensazione di aver incontrato il territorio e di averlo conosciuto per quelle che sono le pieghe più intime e nascoste, inconfessabili. Anche in questa versione la 2004 mostra di essere annata positiva per l’Aglianico, dal Vulture sino a Roccamonfina, come se la natura avesse voluto diluire ciò che l’uomo stava per concentrare, ne è uscito fuori un equilibrio di potere che dona eleganza alle bottiglie. Lo beviamo vivaddio sul mitico piccione della vicina Frangiosa, la mia trattoria preferita da queste parti.
Sede a Torrecuso, località Torreuono. Tel.0824.876372, fax 0824.876313. www.torrevarano.it Ettari: 14 di cui 2 in fitto. Enologo: Sergio Romano. Bottiglie prodotte: 130.000. Vitigni: aglianico, falanghina.
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