Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5. Naso 25/30- Palato 26/30. Non Omologazione 32/35
Michele Perillo è vignaiolo vero, con tanto di phisyque du role, mani grandi, volto abbronzato di chi è sempre in vigna. Sul tavolo ad Avellino, Taurasi e Irpinia Campi Taurasini 2006, non ho dubbi vado sul secondo. Il colore è ancora straordinariamente vivace, il che denuncia picchi di inarrivabile freschezza.
La consistenza è corposa e lenta nel bicchiere. Al naso ancora una prima esplosione di frutta matura, succosa: prugna e marasca sotto spirito; comincia poi la progressione dei profumi terziari: tante spezie affinate in 12 mesi di legno piccolo e ulteriori sei mesi di bottiglia. Perillo lavora con lieviti autoctoni e pohe filtrazioni. Un vino rustico, super risconoscibile, la mano è quella di Carmine Valentino il mago dell’aglianico da queste parti. Al palato il vino è secco, incredibilmente fresco a domare i 13,5° di alcool. I tannini sono ben risolti e levigati, ma non del tutto, questo vino ha ancora un bel po’ davanti a sé, rafforzato anche da una piacevole sapidità e lunga persistenza aromatica. Lo beviamo sui piatti della cucina familiare irpina, su formaggi stagionati, o, da soli, a lungo, avanti ad un camino che si sta spegnendo.
. Questa scheda è di Giulia Cannada Bartoli
Sede in Castelfranci, contrada Valle 19. Tel e fax 0827.72252. Ettari: 5 di proprietà.Bottiglie prodotte: 17.000. Enologo: Carmine Valentino. Uva: coda di volpe ed aglianico.
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