MASSERIA LA MORELLA
Uva: Aglianico
Fascia di prezzo: 10,50 euro in azienda
Fermentazione e maturazione: Acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 25/30 – Palato 25/30 – Non omologazione 30/35
Gli esempi non mancano certamente. Persone dedite ad una professione altamente impegnativa e dotate di un certo aplomb, che si manifesta nel modo di vestirsi, di approcciarsi e di comunicare. E spesso esse vogliono sperimentare nuove conoscenze, esplorare nuove vie, trovare nuove soluzioni, per sentirsi interamente appagate. Persone, insomma, che non si accontentano del solo lavoro che espletano, seppur gratificante, ma che sono alla continua ricerca di emozioni e di novità. E capita sovente che l’incontro con figure professionali qualificate, unite alla disponibilità di risorse da investire, portino alla piena realizzazione dei loro desideri.
Questo è proprio quello che è capitato a Fabio Miletto Granozio, un giovane e preparato ricercatore del CNR di Napoli, proprietario della Masseria La Morella sita nella bella campagna della vasta Piana del Sele in quel di Battipaglia, con il mare che occhieggia ad appena un tiro di schioppo. Fabio ha recuperato con pazienza e pervicacia dei vecchi fabbricati rurali risalenti all’inizio del ‘700, trasformandoli poi in un attrezzato agriturismo con 45 posti letto. Inoltre, qui funziona anche un rinomato ristorante adatto ad ospitare importanti eventi e poi la struttura funge anche da fattoria didattica. La masseria, infine, è dedita ad un’agricoltura biologica e da qualche tempo anche ad una minimalista viticoltura, con appena due ettari vitati.
Accennavo prima all’incontro che si ha a volte con persone che ti cambiano la vita. Ebbene, nel caso di Fabio questa figura è impersonata dal bravo enologo Mario Mazzitelli, che con grande entusiasmo ha aderito all’invito rivoltogli, mettendo a disposizione la sua innegabile capacità professionale. E così, da questa sorta di joint venture, n’è nata una fattiva collaborazione che ha portato alla nascita di un solo vino per adesso: Ascolto Aglianico 2010 Colli di Salerno Igt, in cui Mario, col suo stile personale, ne ha saputo ben valorizzare la matrice artigianale. Sono state ricavate soltanto 4.000 bottiglie che momentaneamente vengono commercializzate direttamente in azienda, oppure attraverso il sito web. In progetto, comunque, c’è la volontà di aumentare prossimamente la produzione a 6.000 bocce, più 2.000 pezzi di rosato.
La fermentazione e la macerazione in contenitori di acciaio sono durate un mese all’incirca. Dopo la malolattica il vino è stato affinato per un anno in barriques di secondo passaggio e poi è stato elevato in bottiglia per altri otto mesi. La gradazione alcolica si è stabilizzata ad appena 12,5° C.
Si tratta di un Aglianico del tutto particolare, quindi, perché il vitigno, notoriamente refrattario alle alte temperature, è coltivato in pianura, anziché in collina come accade in altri territori privilegiati come il Cilento, l’Irpinia, Il Sannio, il Vulture, ecc., in cui può godere di climi più temperati e di buone escursioni termiche che favoriscono l’ottimale maturazione dell’uva e le sue proprietà organolettiche. E poi l’Ascolto è connotato da una inusitata bassa alcolicità che non appartiene certamente al dna dell’Aglianico. Questo si è verificato perché la vendemmia è stata anticipata per pericolo di piogge e/o perché il vitigno è ancora molto giovane, essendo stato impiantato soltanto tre anni fa. Per queste ragioni ero molto curioso di assaggiarlo, per testarne la validità. E devo anticipare che, nonostante le premesse, il risultato finale è stato certamente buono.
Il colore nel bicchiere è già tinto di un bel rosso rubino, con lampi purpurei. Il naso è pulito e fedele alla tipologia, con un ampio bouquet che esprime marcati aromi di frutti di bosco e frutta rossa polposa, intrecciati a piacevoli sfumature speziate di noce moscata e pepe nero. In bocca la beva è golosamente immediata, vinosa, fragrante, morbida, elegante, sapida, saporita, fresca e anche tonica ed astringente, in cui i tannini varietali lottano ancora strenuamente per passare l’esame di godibilità. L’espansione finale è abbastanza persistente. Malgrado il basso tenore alcolico, il vino fa leva sulla spiccata acidità, sintomo di longevità e, pertanto, lo aspettiamo al varco tra qualche anno, quando sarà migliorato ancora. Per adesso consideriamolo un ottimo compagno di pietanze non necessariamente sostanziose. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Battipaglia (SA) – Strada Provinciale 8
Tel. 0828 51008
info@la-morella.it – www.la-morella.it
Enologo: Mario Mazzitelli
Ettari vitati: 2
Bottiglie prodotte: 4.000
Vitigno: Aglianico
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