Accanto agli show-cooking quotidiani dedicati alla pizza, AFIDOP propone un ricco calendario di degustazioni e talks sui formaggi, simbolo del made in Italy gastronomico d’eccellenza.
Parigi, 14 ottobre 2016 – Raccontare le valenze gastronomiche di sei dei prodotti caseari nazionali più apprezzati nel mondo, a dimostrazione di quanto “qualità”, “tradizione” e “innovazione” siano sinonimi di Made in Italy: è con quest’obiettivo che AFIDOP, l’Associazione che riunisce i Consorzi di tutela dei formaggi italiani a denominazione di origine protetta, si presenta a Sial 2016.
Caciocavallo Silano, Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano sono protagonisti, dal 16 al 20 ottobre, dello spazio espositivo AFIDOP, di una narrazione a più voci, che racconta le proprietà che rendono ciascun formaggio inimitabile, perché frutto di una qualità superiore nella selezione delle materie prime e dell’impiego di un metodo artigianale unico.
I sei formaggi saranno proposti al pubblico del Salone in nuove e gustose modalità di utilizzo, attraverso l’incontro con la regina del Made in Italy culinario: la pizza.
Il maestro pizzaiolo Franco Pepe e la sua brigata hanno condotto un esperimento gastronomico ad alto tasso di creatività, tecnica e, soprattutto, di golosità, interpretando i sei formaggi in una visione nuova e sorprendente.
A ognuno di essi è dedicata una pizza gastronomica, che ne esalta le caratteristiche di gusto:
Caciocavallo Silano e “Riccio Nero”
Grana Padano 24 mesi e “Sfizio di Pomodoro”
Gorgonzola e “Mare e Monti”
Mozzarella di Bufala Campana et “Margherita Sbagliata”
Pecorino Romano e “Pinsa”
Parmigiano Reggiano e “Granai d’Autunno”
Un menu accattivante reso ancora più gustoso dalle nobili bollicine di Contadi Castaldi, innovativa azienda in Franciacorta.
Accanto alle sessioni di degustazione e agli show-cooking di Franco Pepe, AFIDOP arricchisce il proprio racconto corale con il contributo di giornalisti e conoscitori del mondo gastronomico che, il 16, 17 e 18 ottobre, alle 11.00,
si confrontano su un tema specifico con gli ospiti dello stand:
- Domenica 16 ottobre – “Il percepito dei formaggi italiani in Francia e nel mondo”, a cura di Maria Canabal, presidente di PARABERE Forum, il primo forum gastronomico tutto al femminile;
- lunedì 17 ottobre – “Il formaggio italiano è chic”, a cura di Sophie Djeral, giornalista di Vogue e Madame Figaro, e di Francois Bourré, Designer;
- martedì 18 ottobre – “Le peculiarità gastronomiche dei formaggi italiani in relazione al territorio di origine”, a cura di Meri Mura, food blogger e lifestyle connoisseur.
Un calendario di appuntamenti che stimoleranno il dibattito sulla cultura casearia italiana contemporanea.
AFIDOP (www, afidop.it)
L’Associazione Formaggi Italiani DOP e IGP raggruppa i principali Consorzi di tutela dei formaggi a denominazione di origine protetta. La maggior parte di questi Consorzi è stata costituita in tempi diversi – alcuni dei quali nati ottant’anni fa – a tutela delle caratteristiche fondamentali di questi preziosi prodotti, le cui caratteristiche sono quindi strettamente legate al territorio di origine. I Consorzi salvaguardano la tipicità e l’uso della denominazione dei prodotti, promuovono la loro conoscenza, ne tutelano la produzione attraverso la vigilanza e le verifiche della qualità. I 26 Consorzi associati ad AFIDOP coprono il 99,7% della produzione italiana di formaggi DOP. Tutte le Regioni, le tradizioni e le tipologie di formaggi si ritrovano in AFIDOP: dai formaggi freschi a quelli stagionati, dai formaggi a pasta cruda a quelli a pasta semicotta o cotta o filata, dai formaggi vaccini a quelli prodotti con latte di pecora, di bufala e di capra. Dalle grandi produzioni che superano il milione di quintali a quelli che non superano le poche centinaia. Un panorama vastissimo, quindi, e largamente rappresentativo, in grado di portare nel mondo un messaggio di qualità che non ha pari.
FRANCO PEPE (www.pepeingrani.it)
Franco Pepe è un artigiano moderno con l’antica passione per la pizza. La sua competenza si fonda sull’esperienza di tre generazioni di maestri panificatori ed è andata sviluppandosi negli anni, arricchita dalla passione e dalla dedizione all’impasto che ha reso celebre Franco, e che ha reso Caiazzo (Ce) un punto di riferimento internazionale per gli amanti di un nuovo modo di intendere la pizza. Il lavoro di Franco è orientato su tre direttrici. La prima e più evidente è la struttura ricettiva che accoglie Pepe in Grani, una locanda a tutti gli effetti con la possibilità di soggiornarvi grazie alle accoglienti camere. La seconda è di non aprire a pranzo (tranne la domenica) perché i ritmi delle lievitazioni richiedono dedizione e attenzione, soprattutto se rapportati ai numeri delle pizze servite (circa 500 a turno) e desidera che siano rispettati, perché tutto deve prendere il giusto tempo. Infine l’idratazione dei suoi impasti a mano, che li trasforma in nuvole di leggerezza, capaci di esaltare i gusti e i sapori di ogni ingrediente.
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