
Si è spenta da poco Rita Abagnale: affidiamo il ricordo all’amico GIustino, che l’ha conosciuta benissimo lavorando fianco a fianco. Il mio primo ricordo di lei: una cena in cui lei e Vito Puglia portarono i primi San Marzano ancora verdi del presidio appena creato. Il ricordo più bello: un mazzo di fiori nella cena di Slow Wine allo Stuzzichino dopo il ritorno sulla scena dopo il primo colpo. L’ultimi ricordo: una telefonata per una iniziativa in Penisola poco tempo fa. Insieme a Vito ed Enzo Caruso Rita è stata la fondatrice di Slow Food in Campania ma le loro figure hanno avuto un rilievo nazionale nell’associazione. Un bacio Rita.
di Giustino Catalano
Tra le mille cose che ricordo mi è rimbalzato in mente la prima volta che ci siamo conosciuti. Io avevo 34 anni ed eravamo alla Casa di Tornola sul Lago Laceno. Mi riprendesti perchè parlavo dicendo “statt zitt uagliò!”. Ricordo che rimasi interdetto da questo tuo modo di fare autoritario anche con chi non conoscevi.
Delle molte cose che ho imparato da te ricordo che:
1. Mentre si perde tempo a parlare una cosa si è già fatta.
2. Se non ci provi non saprai mai se una cosa riesce bene.
3. Che una grattata di limone sta bene ovunque, anche sotto la genovese che facevi (come tutte le altre cose) da Dio.
E molto altro.
Si è preparati a che si possa e si debba morire anche se con tutti quegli infarti e accidenti che avevi superato ci avevi preparato alla tua immortalità al punto tale che ancora non mi capacito sia accaduto, ma quando muore una persona, anche non più giovane, come dicevo con Luciano Pignataro, per chi ha già più anni come me, si chiude un’epoca e in bocca resta il sapore amaro del sapere che quei tempi non ci saranno più.
Fai buon viaggio Carmela Rita Abagnale.
Oggi Slow Food ha perso il 50% della sua storia.
Mancherai molto.
I funerali di Rita si svolgono domani pomeriggio alle 15 nella chiesa di Sant’Antonio Abate dell’omonimo paese
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