di Giancarlo Maffi
Era ottobre 2010. Aurelio Braschi, in questo foto è vicino al Ciomei, accosciato. Non c’è più, Aurelio. Ci ha, mi ha, lasciato un bel vuoto. Un signore vecchio stampo, con un garbo eccezionale. Anche quando avrebbe potuto e forse dovuto rimproverarmi aspramente, e ci sono stati motivi, lo faceva quasi scusandosi, con una delicatezza estrema e perfino inusuale.
Ci ha lasciato ieri. Era con amici in un luogo in cui si beve molto champagne e molti vini pregiati. E credo si meritasse un passaggio di campo dolce così… Mi rimane il ricordo di un mese fa. Ci fece l’enorme piacere di condividere un piatto al Four Season di Firenze, con la sua solita dolce serenita. Ciao Aurelio.
Dai un'occhiata anche a:
- L’uomo cucina, la donna nutre – 9 Ad Alvignano Rita Cervera (Mamma Rita) della Pizzeria Elite Rossi
- Il mondo del vino al femminile: le figure italiane coinvolte nel settore 11| Gea Calì
- L’uomo cucina, la donna nutre – 13 La vera storia di Assunta Pacifico del ristorante ‘A Figlia d’ ‘o Marenaro
- Il mondo del vino al femminile: le figure italiane coinvolte nel settore 10| Sara Cintelli
- I miei migliori morsi del 2024 in ordine di apparizione: 012 Le Macine a Marina di Ascea
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 35| Laura Verdecchia
- I Vini da Abbinare alla Mozzarella in Carrozza
- Donne produttrici: il vino italiano al femminile 38| Le sorelle Cotarella