Maria Felicia Brini non c’è più, è andata via improvvisamente stamane senza neppure riuscire ad arrivare in ospedale.
Quando va via una persona che ha vent’anni meno di te non ci sono tante parole da spendere, è una delle tante ingiustizie della vita, come mi ha detto il padre Alessandro: “Perchè mi è stato riservato questo dolore? Non poteva succedere a me che ne ho 80?”
Conobbi Maria Felicia giovanissima, quando insieme al marito e al padre avviarono l’azienda, prima annata 1999 fatta direttamente da Alessandro. Fu il compianto Nicola Trabucco a farmi fare la prima visita dell’azienda che poi sarebbe esplosa grazie al guru americano Robert Parker.
Di fatti l’Etichetta bronzo di Masseria Felicia – così Alessandro chiamò la cantina in onore della figlia – ha fatto storia: Robert Parker provò il 2002 e gli assegnò 95/100 consacrando uno stile oltre le righe e lanciando sia la giovane cantina della famiglia Brini che il loro enologo, Nicola Trabucco. L’affermazione di Masseria Felicia ruppe infatti la situazione di stallo in cui era stato fermo durante gli anni ’90 il Falerno, la dicotomia varietale e aziendale tra Moio e Villa Matilde.
E il 13 maggio 2007 facemmo la prima verticale
Nel 2005 la responsabilità enologica fu affidata a Vincenzo Mercurio e mi piace ricordare un altro bel momento vissuto insieme al Vinitaly 2011.
Felicia era una donna che amava la vita, per nulla esuberante, amava lasciarsi andare solo con chi conosceva bene. Nel mondo del vino ha avuto la capacità di farsi conoscere apprezzare da tutti perchè nei bicchieri di Masseria Felicia c’era lei, con la sua emplicità ma anche con la sua cura di ogni dettaglio, quello di un’azienda tenuta come un vero e proprio giardino.
La Campania perde così una protagonista della rinascita vitivinicola, ma stavolta non poteva essere in programma l’addio di una donna ancora nel pieno della sua vitalità.
La sua scomparsa è un fulmine a ciel sereno, ci lascia basiti. E davvero, non abbiamo altre parole se non fare le condoglianze al marito Fabrizio Fiorenza e ai genitori e fare gli auguri alla piccola Alice, che si ricordi sempre che ha avuto una grande mamma.
I funerali si terranno sabato 2 ottobre alle 15 presso la chiesa di Carano
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