
Di solito i produttori che si dedicano alla trasformazione cominciano con le uve di territorio che hanno sempre coltivato mentre gli imprenditori di altri settori che iniziano ad occuparsi di viticultura vogliono sempre partire con i vitigni francesi. Poi, in Campania, i primi finiscono per abbandonare qualcuna tipica per far largo a qualche altro autoctona regionale ma non tipica del territorio mentre i secondi comprendono che ci si deve adeguare al brend. I Fratelli Addimanda si presentano così con il Roviello bianco e lo chiamano Aciniell. Speriamo che lo mantengano e non lo tolgono per fare spazio alla Falanghina o al Fiano come hanno poi fatto altre aziende con la Coda di Volpe. Le intenzioni sono buone:uscita oltre un anno dopo la vendemmia, vinificazione essenziale che permette all’uva di esprimersi perfettamente, buona freschezza e promessa di evoluzione. Un po’ di legno non potrà che fargli bene. Augh!
CANTINA ADDIMANDA
TAURASI
Contrada Piana
Contrada Piana, 50
Tel. 3471836610
Uve: coda di volpe e aglianico
Dai un'occhiata anche a:
- Vigna Nannè Aglianico Cilento Doc 2003 Antonio Verrone
- Andrea Migliaccio Executive Director – Culinary del brand Jumeirah
- Cinque vini per la Pastiera napoletana
- Il Piedirosso protagonista delle coltivazioni a Piede Franco | L’azienda Il IV Miglio produttrice nei Campi Flegrei
- Terre di Toscana 2025 Eccellenza nel bicchiere
- Il Pallagrello Bianco: il vino reale della Reggia di Caserta
- Asprinio di Aversa Spumante Metodo Classico Priezza – Masseria Campito
- I Quattro Mori Rosso Lazio Igt 2014 – Castel De Paolis