di Renato Rocco
È possibile poter mangiare “stellato” in una discoteca? Sì! Al Post – Aperitif Club di Coroglio dove si è svolto l’evento “A Table full of stars”, una cena preparata a quattro mani dallo chef detentore di una stella Michelin Luigi Salomone e dallo chef Roberto Auricchio.
Un evento questo che ha inteso dimostrare come cucina di qualità e musica da discoteca possano legarsi perfettamente e diventare un habitus condivisibile dai più.
Il posto si è rivelato essere il luogo perfetto per questo “tavolo pieno di stelle” e si è confermato un esempio virtuoso di come il triangolo buona cucina-discoteca-bar sia una fusione positiva che può essere una valida alternativa per rilassarsi, bere cocktail di qualità, mangiar bene e chiacchierare con gli amici davanti al lungomare di Posillipo, con sottofondo di musica live.
La cena a quattro mani ha previsto che i due chef si alternassero nella realizzazione dei piatti, dai toni fusion, che sapientemente realizzati hanno convito tutti i presenti alla serata. Ad attendere gli ospiti, un aperitivo finger di benvenuto gustato rigorosamente in piedi come da format del locale, con più “portate”: dal branzino teriyaki con pesca e burrata dello chef Salomone, al polpo con cocco e lime di Auricchio, passando all’ostrica alla vodka, pomodoro e anguria di Salomone, al tonno e fresella di Auricchio per finire con del salmone condito con panna acida, melone, gin e mandorle a opera di Salomone e con Fish&Chips di Auricchio.
Al tavolo, il proseguimento della cena stellata. L’antipasto, a opera dello chef stellato Luigi Salomone, concepito come un cocktail a base di gamberi, fragole e puntarelle ha anticipato la sua pasta e piselli rivisitata con latte affumicato, seppie e alghe. Esempi di come tradizione e sperimentazione siano sempre un’accoppiata vincente se saggiamente combinate.
Lo chef Salomone ha poi lasciato “i ferri del mestiere” al suo collega e amico Luigi Auricchio che per gli ospiti ha proposto secondo e dessert. Da una parte, la tradizione napoletana ha sposato la cucina esotica con del pesce spigola condito con scarola, yogurt di bufala e tè nero; dall’altra, l’anima del cocktail bar è venuta fuori grazie alla mojito cheesecake, un dolce al cucchiaio con sentori di alcool e menta.
Educare le persone a questo genere di scelte o anche solo invitare a provare non è cosa semplice, dal momento che la presenza di stelle Michelin fa pensare a costi esorbitanti. Ebbene, gli organizzatori hanno tentato, riuscendo, di dar prova del contrario: si può infatti mangiare dell’ottimo cibo in una location “easy peasy” a prezzi contenuti. E “A table full of stars” ne è prova certa.
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