Osteria a-Ma-re Capri
Via Gradola, 4
info@amarecapri.com
Tel. 081 9780 900
La novità dell’anno per il Capri Palace Jumeirah è questa osteria aperta di fianco al Riccio, vicino alla Grotta Azzurra.
E’ la carta che Ermanno Zanini, Vicepresidente regionale per l’Europa meridionale e il Regno Unito del gruppo, gioca per completare l’incredibile offerta gastronomica del Capri Palace.
L’obiettivo è quello di offrire i grandi piatti della tradizione napoletana giocati sulla verità delle materie prime e sulla esecuzione, lontano dalla banalizzazione e dal folklore turistico.
Questo obiettivo è stato affidato ad Anna Vichi, cuoca toscana, da sette anni al lavoro nel gruppo, a cui viene data una ribalta importante che sta interpretando con piglio sicuro e con una cucina di carattere.
La formula è molto semplice: piatti come la zuppa di cozze, la genovese, la pasta e patate, insomma la semplicità, con dodici pizze di Franco Pepe, il pizzaiolo per tre anni numero uno in 50TopPizza che sta facendo un suo percorso nelle strutture di lusso, dall’Albereta a Lavello, da quest’anno a Capri e in Sardegna.
Dieci pizze più due dedicate all’Osteria a-Ma-re Capri la cui esecuzione è affidata al bravo pizzaiolo Claudio De Sena al Magma Sekura di Torre del Greco.
La cucina, abbiamo detto, rilancia piatti della tradizione eseguiti al tempo stesso con tecnica e molto bene intepretati, che puntano alla golosità e alla piacevolezza.
Notevole la parmigiana di melanzane. Il peperone è imbottito con la carne e non con il pane raffermo come si usa nelle case, diciamo che è il tocco toscano che inserisce un alimento in quello che alla fine è il vero spirito della cucina napoletana, ossia il desiderio di carne più che la carne stessa (come nel ragù e nella genovese). Il risultato è un piatto ricco e goloso.
Cucina di sala, infine, con una millefoglie composta in diretta e tagliata alla giapponese.
Personale motivato, piatti buonissimi, questa osteria di mare riflette esattamente quello che i turisti stranieri si aspettano di trovare quando vengono a Capri e che sempre più difficilmente trovano, da un lato per la banalizzazione dell’offerta come abbiamo già detto, dall’altro perchè si fanno voli pindarici che bruciano le ali e portano dei veri non sense nei piatti, spesso privi di identità.
Non è difficile prevederne il successo. Il costo di un pasto oscilla fra i 50 e massimo 70 euro. Naturalmente c’è un’ampia carta dei vini, com’è tradizione al Capri Palace e il conto può lievitare in base a quello che scegliete.
L’atmosfera è rilassata, le barche beccheggiano sotto le vostre gambe, il maestrale accarezza il viso e voi finalmente potete lasciarvi andare nell’atarassia, vivendo una atmosfera autentica caprese contemporanea e non fokloristica.
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