A Capri da Godò tra assaggi di crudo e gazpacho mediterraneo di lamponi

Chef Marino Ramazio - Godò Capri

di Marco Milano

“Il menu è vibrante e audace come l’ambiente ed è progettato per sognare e scoprire. I menu stuzzicano, sorprendono e accendono i tuoi sensi. Godò è WonderCapri, L’isola delle Meraviglie”. Godò a Capri ha spento la sua prima candelina, è, infatti, la sua seconda estate dopo l’apertura targata 2023 in quel di via Le Botteghe, nella caratteristica stradina che si dipana dalla piazzetta salotto del mondo. Una destinazione gastronomica, un’atmosfera che ricorda i club dove Woody Allen è solito cenare nel cuore di Manhattan ma con un’anima caprese, “Godò evoca il gusto estetico e i fasti della Capri di Maremoda – questa la presentazione del locale nel centro dell’isola azzurra – i suoi pattern sinuosi ed eleganti che ricoprono l’intero soffitto e gran parte delle pareti ricordano quelli degli anni ’70 e ’80 e delineano uno concept nuovo, evocativo e moderno al tempo stesso. Il design ricercato dei tessuti realizzati in esclusiva ricorda lo stile dell’arte sartoriale caprese che ha vestito le eleganti notti della golden age”. E così per una cena ricercata, esclusiva, ma anche semplicemente per quella che oggi si chiama esperienza immersiva, a Capri tappa da “Godò”, per una serata dedicata al buon gusto e ai piaceri del palato.

“Un bar ristorante, una fusione di sapori tradizionali italiani, intrattenimento e creatività culinaria, che regala agli ospiti un’esperienza culinaria idimenticabile, Godò è ‘godere’ al suo meglio e più cool” questo il consiglio solo per iniziare e dedicarsi, poi, alla scelta da un menù fatta di piatti unici e originali, creati dallo chef Marino Ramazio, ed ispirati dalle sue radici isolane, dalla sua passione per la sperimentazione e la profonda conoscenza della tradizione. “Vi provocheranno un’esplosione di sapori – promette chef Marino – accompagnati da sorprendenti sfumature”. A caratterizzare la divisa del personale di straordinaria professionalità è la capretta, animale simbolo dell’isola e presente anche nelle decorazioni del locale insieme al cavalluccio marino, al riccio, alla sirena ed alle bouganville, tutti elementi capresi e ricorrenti nelle decorazioni che vogliono dare all’ospite la sensazione di essere entrato in un mondo onirico, il mondo dell’isola delle meraviglie. Una citazione specifica merita il “menù Oyster”, si possono scegliere ostriche gillardeau, gamberi rossi, capesante, scampi, sashimi di tonno, sashimi di salmone “marinato a modo nostro” e comporre il proprio plateau personale.

Interessanti ed originali le entrée, dalla parmigiana di melanzane bianca, salsa basilico e colatura di provola alla burrata affumicata in crosta su pesto rosso trapanese, dal waffel di tartare di tonno rosso, gel di lamponi e mayo allo yuzu ai gamberi in pasta Kataifi con salsa spicy di peperoncini fermentati, dalla tartare di ricciola, avocado, emulsione di soia e gel di mango ai calamari fritti con panatura alle erbe e salsa aioli allo zafferano.

Tra le zuppe da citare gazpacho mediterraneo di lamponi e perle di aceto balsamico ma anche una crema di patate matta con croccante di tapioca, limone e caffè.

Tradizione in chiave innovativa e ricercata alla voce “pasta” dove, insieme ai ravioli capresi alle melanzane, coulis di pomodorini datterini e crema di basilico, si può trovare, tra le altre proposte, dei tortelli “Nerano”, (sfere di crostacei su crema di provolone del monaco e salsa di zucchine), uno spaghettone con ricci di mare, cozze e crema di aglio nero, le linguine con estratto di gamberi rossi, la sua tartare di gamberi, mandorle e limone, i rigatoni alla carbonara con tartufo estivo e guanciale croccante.

Per la sezione “pesce&carne” sublime è il polpo scottato, hummus di ceci, capperi croccanti e mayo di acqua di polpo agli agrumi ma da provare sono anche le capesante grigliate su caponatina di verdure siciliane, rucola e beurre blanc. Per i “carnivori” da non perdere tomhawak grigliato con burro erborinato e baby carote in agrodolce oppure le costine di agnello con panatura alle erbe, emulsione al dragoncello, jus, patate novelle e caviale di melanzane.

A “bagnare” i piatti una cantina posizionata al piano inferiore, a vista, con temperature dedicate e una proposta di etichette di bianchi, rossi e rosè, che valica i confini regionali e nazionali per approdare anche in Francia, Germania, Slovenia, Grecia e Israele. Nutrita e variegata anche l’offerta di bollicine e vini dolci. Come dessert, tutti preparati “home made” dal pastry chef Sergio Scarpato, se si è indecisi tra la tartelletta con ganache agli arachidi, gel di yuzu e salsa al caramello salato, il tortino al cioccolato macaee con crema inglese alla fava tonca, la sfera di tiramisù con cuore morbido al pistacchio e glassa rochet, la crème brûlée vanigliata con gelato ai frutti rossi e crumble al cioccolato, la mousse di cioccolato bianco, lime, lamponi e cremoso al mango sul biscotto al cocco, il semifreddo cheesecake con visciole, una millefoglie con crema agli agrumi e frutti di bosco, il consiglio è chiedere, senza se e senza ma, una “degustazione di pasticceria”, piccoli assaggi senza rinunciare a nessuna delle bontà create quotidianamente nel laboratorio posizionato al piano inferiore, mentre sopra, in sala si “affaccia” la cucina a vista, dove si ammira “live” la brigata guidata da chef Marino all’opera con abilità e maestria.

A chiudere coccole del pastry chef Sergio, a base di cioccolato artigianale e piccoli biscotti per fare compagnia ai cocktail best seller preparati direttamente al tavolo dallo staff, come lo spicy whisky mix (blended di scotch whisky honey mix al galanga, lime e tintura alla curcuma) o il mango italiano (london dry gin infuso al mango, cordial lime e alloro, polvere di mango) mentre fanno da colonna sonora i ritmi sensuali dei deejay selector.

Godò Capri

Via le Botteghe 46 – Capri       


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