I 5 Piatti di Vladimir Mukhin a LSDM2017. The White Rabbit non perdona :-)

Pubblicato in: LSDM 2017
Alessandra Farinelli Shooting per LSDM

di Amelia De Francesco.

Avete mai desiderato perdervi in un mondo onirico e avventuroso come quello di Alice nel Paese delle Meraviglie? Avete mai pensato che vi servisse il Bianconiglio,  per guidarvi prima nel sogno e poi ritornare alla realtà? Se vi capitasse di andare a Mosca, fermatevi per cena al The White Rabbit, al 23° posto nella classifica mondiale dei The World’s 50 Best, il ristorante dove “it’s all about magic” e in cucina troverete il giovane chef  Vladimir Mukhin, classe ‘83. E non solo perché il locale è a tema, con arredi che riportano al celebre romanzo di Lewis Carroll, ma perché non mancherà sicuramente l’elemento di sorpresa e divertimento, sebbene il menù sia ben ancorato alle radici e alla terra.

Vladimir Mukhin ad LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

Lo chef, in uno show piacevole e dal ritmo serrato, presenta al pubblico di LSDM10 ben 5 piatti.

I piatti di Vladimir Mukhin per LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

Si parte con un viaggio nei sapori tradizionali, alla ricerca del vero sapore “russo” con delle capesante marinate nel succo di melograno, sul fondo del piatto una crema di mozzarella, pesce salato essiccato, pomodori verdi e cetrioli russi, piccoli e croccanti, senza semi: il gusto evoca la Okroška, classica zuppa fredda fermentata, diffusa in molte versioni, sia marine che di terra in tutta la nazione.

Il primo piatto presentato da Vladimir Mukhin ad LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

Il secondo piatto è composto da cetrioli a fettine sottili, burrata, caviale di trota affumicato, olio di oliva e crumble di pane di segale.

Il secondo piatto presentato da Vladimir Mukhin ad LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

Vladimir Mukhin prosegue, inarrestabile, nella carrellata di idee ed è la volta di una caprese di pomodoro e mozzarella con una riduzione di malto fermentato, utilizzato per tradizione russa nella preparazione del pane scuro.

È poi la volta di un’antica varietà di frumento fermentato, fave, succo di limone, anelli di cipolla dorati, spuma di mozzarella e aglio.

Chiude un dessert, tipico russo, a base di burrata, fragole, olio di oliva, miele di lavanda ed erbe.

Il dessert proposto da Vladimir Mukhin a LSDM10. Foto di Alessandra Farinelli.

“Quale sarà il futuro della cucina?”, gli chiede Lorenza Fumelli. “La cucina di oggi è povera di sapori, torniamo ai cibi saporiti! Il futuro della cucina, io credo, sarà nel gusto personale, quello del proprio luogo, che ciascuno di noi ha nel sangue”.

E come non augurarselo?

 


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