5 lasagne d’autore per Carnevale da provare almeno una volta nella vita. Bottura, Cedroni, Baronetto, Scabin, Pollini

Pubblicato in: i primi

di Albert Sapere

Il vero derby d’Italia non è Juventus vs Inter, ma lasagna napoletana vs lasagna bolognese. Scherzi a parte, la lasagna è un piatto che unisce, capace di evocare memorie e sapori d’infanzia, ma anche di stimolare tanti chef nel proporre la propria versione. Ne ho scelti solo 5 per questo Carnevale 2020.

La parte croccante della lasagna, Massimo Bottura, Osteria Francescana
Un versione della lasagna onirica, la ricostruzione dell’angolo della teglie quello che di solito “rubano i bambini”, appena uscita dal forno. Piatto che va mangiato assolutamente con le mani, proprio per far tornare bambini. La memoria forse è il gusto più importante e il cuoco modenese lo ha ben presente.

 

Lasagna di mare in bianco, salsa di prezzemolo e lime, Moreno Cedroni, Madonnina del Pescatore
Moreno Cedroni declina la lasagna in una versione marina. Spunti orientali e tradizione si fondono per un assaggio che lascia in bocca il gusto intenso del mare, ma anche la grassezza e l’opulenza della lasagna attenuati dalla salsa al prezzemolo e dal lime. Memorie che si intrecciano creandone di nuove.

Lasagna al verde, Matteo Baronetto, Del Cambio
Le lasagne al verde sono fatte con ragù di vitello bianco e la pasta è sostituita dalla lattuga di mare. Un piatto d’avanguardia, però colmo di riferimenti alla tradizione, pur mantenendo il gusto della lasagna, sperimenta nuove forme e nuovi sapori.

 

Lasagna spaziale, Davide Scabin, Combal Zero
L’agenzia spaziale italiana si pose il problema di rendere la vita degli astronauti in orbita meno triste, fornendo dei piatti che potessero mettere il buon umore. Chi poteva farlo? Risposta scontata, solo Davide Scabin. Lasagna, spaghetti al pomodoro, tiramisù. I piatti venivano disidratati e confezionati in contenitori stagni. Il risultato? Geniale ovviamente. Ho avuto la fortuna di assaggiarla ed erano più buone di molte lasagne appena fatte.

Il ricordo della lasagna in un fagottino, Emanuele Pollini, Ovo – Mosca
Emanuele Pollini è lo chef del ristorante Ovo a Mosca, firmato Carlo Cracco. Lo chef romagnolo che è cresciuto con il profumo di lasagna che lo svegliava la domenica mattina, propone la sua versione rinchiudendone i sapori in un fagottino di pasta fresca. Oplulento e goloso, trova l’allungo aromatico attraverso il basilico fritto.


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