Finale di partita a 13 di Raffaele Vitale. La scusa è la transumanza di Gionata Rossi dalla Toscana alla Calabria. Quale opportunità migliore per una cucinata fatta a mestiere. “Vieni, ti faccio provare un piatto nuovo,la genovese di tonno“, scherza Rafilino sfottendo indirettamente Pasquale Torrente che ha creato quello che ormai è un classico di Cetara.
Detto fatto, l’adunata parte subito, a cominciare da Raffaele Barlotti che si presenta con una doppia treccia di mozzarella e una bottiglia bordolese neinet male. Albert Sapere porta una collana di cipolle di Tropea e subito ci facciamo la foto ricordo con Lello Tornatore che evita di compromettersi: ma ormai è fatta, il testimonial della Ramata di Montoro è bruciato per sempre. Ormai gli manca solo una foto mentre tracanna Fiano sul Gelbison per rischiare il foglio di via dall’Irpinia, soprattutto dopo che hanno scoperto che è tra gli autori delle...Ricette di Napoli!
Nel primo pomeriggio Gionata e Raffaele fanno provvista di cipolle a Tenuta Montelaura!
Gionata è proprio in grande forma: il suo riso con un tocco di salsa classica di genovese è buonissimo, la freschezza la prende dall’acqua di pomodoro.
Lo spaghetto con la cipolla ha chiuso la serata, erano le 2 di notte e a quell’ora tutto è possibile:-)
Ma il piatto che più è piaciuto è questa idea di genovese di tonno: un grand epiatto vegetale servito freddo e improvvisato in serata a cui manca solo un tocco di freddo a uno degli elementi, per esempio al gambo verde della ramata opportunamente e sapientemente utilizzato.
Grande gelato pane e fichi di Crivella…
Meravigliose ciliege di Bracigliano….
E poi la bevuta: un grande PerEva 2007 perfettamente conservato.
Un Chianti in omaggio a Gionata fresco e beverino.
Lo Chateaux ha fatto la parte del leone, inutile negarlo. Davvero molto buono anche se un po’ giovane.
Esplosivo il Fiano 2009 di Maura Sarno, in equilibrio e pronto al decollo evolutivo.
Bella sopresa il Turandea, Aglianico di Montevetrano di Tiziana Marino davvero speciale e confortevole. Da tenere d’occhio.
Una bollicina 2003 per chiudere e continuare a chiacchierare sino a tarda notte: queste piccole maratone regalano idee, notizie, spunti.
Ed è bello per me farle, una volta tanto, a cento metri da casa.
Da fervente cattolico, al buon Tornatore basta una preghiera il mattino dopo per farsi perdonare la scappatella:-)
Ecco la sua Ode alla Cipolla
- Cara Ramata, come ben sai, sei la luce dei miei occhi, purtroppo questi mascalzoni mi hanno costretto a prestare la mia immagine per manignificare la tua “‘avversaria principale” (non la voglio nemmeno nominare).
Sappi che ti amerò per tutta la vita, per quanto possa sembrare in foto, ti assicuro che non è così come appare, “la straniera”…non l’ho nemmeno messa sulla punta della lingua, giuro!!!
Nel mio cuore ci sei e ci sarai sempre e solo tu…
Capito come si fa? Ecco intanto di nuovo la foto del piatto
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