Cirelli La Collina Biologica s.r.l
via Lago Isoletta, 4 Pescara
di Teresa Mincione
La guida ai migliori rosati d’Italia, edizione 2023, curata da Antonella Amodio, Chiara Giorleo, Adele Granieri, Teresa Mincione e Raffaele Mosca, con il prezioso supporto di DS_Glass e Vinolok oltre che di Hubitat e Arte Capuano 1840 è disponibile da luglio su questo sito (qui). Tra le varie iniziative, anche le interviste fatte a tutti i produttori della Top10 di quest’anno.
La Collina Biologica: un’intuizione, una visione. Come nasce e cosa rappresenta oggi?
La Collina Biologica è stato un progetto visionario, partito nel 2010 e che aveva come obiettivo portare la filosofia, la cultura e la preziosità del concetto del negoce in Italia e in particolare nel mondo del vino artigianale, mondo al tempo pieno di pregiudizi e preconcetti.
Con l’Abruzzo che fa da sfondo come racconti i vini di questo progetto?
La Collina Biologica ha sempre creato vini di territorio, puliti, netti, pieni di energia, dall’alta bevibilità. Siamo molto orgogliosi del nostro negoce e siamo felici che tanti altri piccoli produttori abbiano iniziato a coltivare questa arte.
Agricoltura naturale, vini di territorio certificati bio alla contemporanea maniera. Cosa significa per te?
Vini dall’alta bevibilità e digeribilità che esprimano in maniera autentica le caratteristiche uniche ed irripetibili dell’Abruzzo.
Cerasuolo d’Abruzzo e Montepulciano. Cosa rappresenta questo binomio e come racconti il vino in classifica?
Sono due gemelli eterozigoti. Ognuno con la propria forte identità e indipendenza. Il Cerasuolo d’Abruzzo è per noi la massima espressione della territorialità e della cultura del nostro territorio.
Cosa hai pensato o provato quando hai scoperto di essere nella Top 10?
Grande soddisfazione e felicità. Fa sempre piacere vedere riconosciuto il proprio lavoro.
Obiettivi e progetti futuri?
Devo ancora sistemare tante cose del passato per godermi il presente.
Cirelli La Collina Biologica s.r.l
via Lago Isoletta, 4 Pescara