ProLoco DOL, la buona pizza in teglia servita al tavolo
di Virginia Di Falco
(aggiornamento febbraio 2018)
Sempre un piacere ritornare nella tana di Vincenzo Mancino: il bancone vero protagonista della sala, con una selezione di salumi, formaggi, confetture e conserve tra le migliori di Roma.
ProLoco DOL è davvero un giacimento di prodotti preziosi, ed è a questo banco che il bravo Simone Salvatori attinge – in diretta – per farcire le sue pizze in teglia.
I prezzi sono invariati, rispetto alla recensione precedente: si va dai 16 euro della teglia ‘base’ (sempre per due o tre persone e sempre con la dispobilità della doppia farcitura), ai 18 di quelle più elaborate fino ai 20 euro della teglia con ingredienti speciali. Molto ricche le combinazioni, sia delle rosse che delle bianche, in un menu scritto alla lavagna, pieno di spunti e suggestioni.
Bella lievitazione, cura maniacale nella ricerca delle farine, la pizza di Simone ha sempre una croccantezza gustosa alla base, mentre conserva una umidità e morbidezza piacevole in superficie.
Il servizio, giovane e competente, funziona bene e si respira nel complesso una bella atmosfera.
di Virginia Di Falco
(scheda ottobre 2016)
Di D.O.L., acronimo che sta per ‘Di Origine Laziale’, abbiamo già parlato su questo sito. E’ il nome di un progetto di Vincenzo Mancino, lucano d nascita, laziale di adozione e per convinzione. Un progetto agroalimentare che è partito ormai quindici anni fa, nel quartiere Centocelle a Roma, con una bottega che raccoglieva il frutto delle sue relazioni e delle sue ricerche in giro per le campagne e gli allevamenti del Lazio, a partire dai prodotti dimenticati, come il conciato di San Vittore.
Sempre a Centocelle, nel 2013, Vincenzo trasforma la sua «bottega del gusto» in una biosteria, Pro Loco DOL, dove è sempre possibile acquistare formaggi e salumi regionali, ma in carta si trova anche una bella interpretazione di cucina verace.
Sin dall’inizio Pro Loco DOL, per scelta personale e convinta di Vincenzo, ha proposto anche la pizza in teglia.
Grande amico ed estimatore di Gabriele Bonci, «era l’unica pizza al taglio che mi faceva stare bene, o meglio, che non mi faceva stare male dopo averla mangiata – racconta – ne sceglievo un vassoio con un pezzetto di ogni tipo, tanto che alla fine con Bonci la chiamavamo la “Vincenzata”». Ha cominciato allora a pensare di proporla in osteria, cercando e provando farine che lo convincessero per resa e qualità, ovviamente laziali. Alla fine la scelta è caduta su una farina biologica della piana reatina, macinata a pietra e con movimento ad acqua. L’intesa su lievitazione e impasto con un bravo pizzaiolo, Simone Salvatori, ha fatto il resto.
E così oggi Pro Loco DOL a Centocelle propone ogni giorno in carta – anzi, alla lavagna – un’ottima pizza in teglia, servita con una formula ‘per due’ che permette di scegliere due gusti alla volta.
A seconda delle diverse combinazioni dei prodotti usati, tutti regionali, ci sono tre formule: teglie da 16 euro, da 18 e da 20.
Cottura perfetta, uniforme senza bruciature, base croccante e morbidezza della pasta come ci si aspetta da una pizza al taglio. Le farce sono sia classiche, come ad esempio la margherita, la Napoli con le alici di Terracina, l’arrabbiata, oppure l’amatriciana (l’avevamo già segnalata come una delle migliori: lo confermiamo) che più fantasiose.
Gli abbinamenti meno usuali, però, non sono mai azzardati e combinano verdure biologiche di stagione al prosciutto di Bassiano, a quello affumicato, alla toma reale, alla bufala laziale e così via. Molto buone quella con ricotta di pecora e spianata romana; quella con prosciutto cotto e mozzarella, dalla crosticina bella croccante e saporita, fino alla più ricca e sostanziosa con patate (buonissime) e salsiccia.
Insomma, una delle migliori pizze in teglia di Roma, col vantaggio di mangiarla a tavola. Se vi sembra poco.
ProLoco DOL
Via Domenico Panaroli, 35 (Centocelle)
Tel. 06 2430 0765
Aperto dalle 8:30 a mezzanotte
Chiuso: la domenica
www.dioriginelaziale.it
Un commento
I commenti sono chiusi.
Perchè ostinarsi a chiamare pizza ciò che pizza non è?Vada per gli stranieri,ma creare confusione qui da noi che senso ha.